mercoledì 28 ottobre 2020

Su Cassavetes

Da 1.20:58 c’è Sul bel Danubio blu, primo scherzoso omaggio al volo kubrickiano che precede questo di tre anni. Sono sequenze bellissime, coi riflessi della città sul parabrezza dell’auto filmata di sbieco, dall’interno. Poi, come fossero stelle, le luci di Los Angeles con movimento della mdp da sinistra a destra; che siano state girate su all’Osservatorio Griffith? Qualche secondo prima di Strauss, ancora suonava nel cinema la Marsigliese di Casablanca. Là, nella sala, Minnie e Moskowitz si scambiano confessioni intime e sincere. Così comincia il momento più armonioso del film.

Non riesco in questi giorni a guardare altri film che quelli di Cassavetes, e cioè a riguardarli. Ho proprio bisogno della loro spontaneità studiatamente improvvisata, della libertà e della fisicità un po’ carnevalesca del campionario umano del regista, che pedina per strade e ambienti di New York e Los Angeles negli anni ‘70.

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