lunedì 8 settembre 2014

Addio a Magda Olivero (1910-2014)

Il debutto nel lontano 1933; una carriera straordinaria portata avanti con la grandezza e l'umiltà dei giganti del palcoscenico; l'ammirazione immutata nei decenni da parte del pubblico e dei colleghi (anche dei più grandi, a cominciare dalla Callas e dalla Sutherland, che dichiarò: "Noi siamo cantanti, anche famose; grande è lei").
Sono solo le prime parole che vengono in mente salutando per sempre la divina Magda Olivero. Sono parole ovvie? Già lette ed ascoltate? Poco importa; bisogna ripeterle all'infinito. Per celebrare la sua arte tante e tante parole sono state spese e, spero, che ancora moltissime se ne ascolteranno in questa luttuosa occasione, così come in avvenire. Fu anzitutto interprete autentica degli autori veristi e - proprio per questo - sempre elegantissima in pagine che sapeva rifinire con gusto e sensibilità che ancora oggi commuovono; artista unica, anche perché dotata di una tecnica impareggiabile. 
"L'umile ancella del Genio creator": mai epiteto fu più adatto a racchiudere in una sola espressione la natura più segreta e sublime dell'arte della Olivero.









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