Da dove si comincia per salutare un’artista di straordinaria grandezza come Renata Scotto (dove l’aggettivo è impiegato con coscienza e non per qualificare, come accade sempre più spesso, l’assolutamente ordinario)?
Io in questo momento non ho dubbi: Luisa Miller, uno di quei ruoli divenuti impossibili che lei ha affrontato forte di tutto il magistero tecnico e interpretativo di cui era capace.
E, in seconda battuta, ecco la più perfetta Serpina della storia. Perché la carriera della Scotto è stata sì quella di una cantante che tanto ha osato, ma ha osato tanto perché “le cose facili” - ammesso e non concesso che esistano davvero - le venivano… così!
Per sempre grazie signora Scotto!
Nessun commento:
Posta un commento