Compie sessant'anni questo splendido film e con esso la storia di
Mizushima, l'Orfeo giapponese che nel mondo dei morti si reca per
trattenersi sino alla fine dei suoi giorni a compiere il dovere della
memoria.
Il capolavoro irenista di Ichikawa si legge certo insieme a La
grande illusione, ma credo sia giusto aggiungervi anche La chambre
verte. E andrebbe rivisto oggi, sempre, e cioè in tempo di guerra.
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