Insieme a "Hiroshima, mon amour", il mio film preferito di Resnais rimane "La guerre est finie".
Quando ho saputo della sua morte, ho subito pensato alla fiducia incrollabile che aveva nei testi e nella scrittura; e soprattutto nei pre-testi. Forse era proprio dalla formazione culturale, nutrita e curiosa, che muoveva il proprio sguardo sulla realtà e sulla memoria; davvero, dal cinema all'oltre. Mi piacerebbe che le sue opere, come questo importante documentario, fossero d'insegnamento a giovani cineasti, anche per sottrarli all'estetica televisiva.
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