L'occhio di Horus altro non è che la giostra del cinema, col suo vorticoso succedersi di colori e movimento: eterno gioco d'aspettative e d'illusione. E l'agente dell'Interpol legge Libération sui ponti di Parigi. Sì, è vero che il potere immateriale non ha bisogno di esplicitarsi; ma, per un momento, la crisi contemporanea e le sue oligarchie hanno nomi e cognomi.
La declinazione di crimine e magia possiede in "Now You See Me" il tocco francese di Louis Leterrier, allievo di Besson; intelligente ed abile, capace di non diventare pretestuoso nell'intrattenere il pubblico e condurlo, sul palcoscenico del mondo, attraverso una trama che non lascia respiro. Un racconto che è fatto di personaggi e suggestioni che servono a destabilizzare il sistema; e a vendicare speculazioni a colpi di magia.
Far sparire ed apparire un coniglio in una scatola non è infatti poi così diverso dal far materializzare e scomparire sogni e denaro: e quanto differisce dal comprare i sogni e dal cercare di smascherarli? Come raccomanda la voce off all'inizio, è davvero inutile guardare da vicino se si vuole comprendere quello che accade.
Nessun commento:
Posta un commento