«Ascoltatemi, o voi che siete il mio popolo, e prestate attenzione alle mie
parole. Poiché ho un desiderio di saggezza, ed il mio cuore cerca di trovare
la conoscenza. Sono rapita dall’amore per il sapere, sono avvolta dalle corde della filosofia; poiché la saggezza ha oltremodo più valore di qualsiasi
tesoro d’argento ed oro, ed è quanto di migliore sia stato creato sulla terra. Orbene, a cosa sotto il cielo può essere paragonata la saggezza?»
(Kebra Nagast XXIV,
Come la Regina si preparò per intraprendere il suo viaggio)
Allora disse al re: «Era vero, dunque, quanto avevo sentito nel mio paese sul tuo conto e sulla tua saggezza!
Io
non avevo voluto credere a quanto si diceva, finché non sono giunta qui
e i miei occhi non hanno visto; ebbene non me n'era stata riferita
neppure una metà! Quanto alla saggezza e alla prosperità, superi la fama
che io ne ho udita.
Beati i tuoi uomini, beati questi tuoi ministri che stanno sempre davanti a te e ascoltano la tua saggezza!
Sia
benedetto il Signore tuo Dio, che si è compiaciuto di te sì da
collocarti sul trono di Israele. Nel suo amore eterno per Israele il
Signore ti ha stabilito re perché tu eserciti il diritto e la
giustizia».
Essa diede al re centoventi talenti
d'oro, aromi in gran quantità e pietre preziose. Non arrivarono mai
tanti aromi quanti ne portò la regina di Saba a Salomone.
(La Bibbia, I Re, 10, 6-10)
2.130 km fra le strade del nord dell'Etiopia: dal lago Tana al Tigrai, da Lalibela ai monti Simien.
Che sia sotto le steli di Axum o tra le chiese rupestri del IV secolo,
l'Etiopia è un luogo in cui è ancora possibile vivere emozioni
d'archeologia
avventurosa: il figlio del guardiano del palazzo
della regina di Saba che ti propone di comprare le monete millenarie e
rarissime che ha trovato nel giardino (le prime in assoluto con la croce
cristiana e quelle con la mezzaluna pagana); le pietre che suonano
sotto i tuoi passi perché là sotto ci sono tombe ancora da scavare; i
musei nei quali puoi toccare i reperti perché sembrano appena rinvenuti;
le chiese paleocristiane che si raggiungono dopo lunghe e difficoltose
camminate e che vengono aperte per te se chiedi direttamente al monaco
che le abita.
La Storia recente, invece, chiama in causa soprattutto noi italiani.
A Debre Libanos, il monaco che fra croci e manoscritti miniati mostra i fucili dei
soldati italiani (marchio dell'Africa Orientale Italiana) lo fa con
sorriso complice. Accennando al massacro avvenuto nel suo convento evoca poi, con serenità ispirata, la palma del martirio e le ferite che il
tempo deve sanare
«perché siamo tutti fratelli
». Ma è impossibile non
congedarci con un bruciante senso di colpa perché la condizione di un
italiano che visita l'Etiopia è affatto particolare.
«Liquida
zione
convento di Debre Libanos»; così recita freddamente il fascicolo del
viceré Graziani. A partire dalla mattina del 21 maggio 1937, nel pieno
della festa ortodossa dell'arcangelo Michele, furono qui assassinati
monaci e pellegrini: un luogo fra i più sacri in Etiopia, fondato nel
XIII secolo. Non era bastata ai fascisti la rappresaglia dopo
l'attentato (fallito) allo stesso Graziani: ed ecco la strage di Addis
Abeba per la quale fonti etiopi parlano di 30.000 morti, da sommare a
quelli sterminati con l'iprite due anni prima. A Debre Libanos, gli
italiani erano convinti che trovassero rifugio gli attentatori. Così il
generale Maletti, con l'aiuto del battaglione arabo-somalo, compì la
strage, distrusse e saccheggiò (la questione della restituzione del
maltolto è ancora aperta): oltre 2000 morti. I diaconi vennero deportati
e freddati lontano da là (a Debre Berhan) mentre i seminaristi
morirono forse in campo di concentramento vicino a Mogadiscio. È
avvenuto esattamente ottant'anni fa.
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Avvoltoi lungo la strada verso il lago Tana |
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Al monastero di Debre Libanos, fondato nel XIII secolo |
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L'interno della chiesa della Croce (1961) presso il monastero di Debre Libanos. Il luogo, oggi ricostruito, fu teatro della strage ad opera degli italiani il 21 maggio 1937. |
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Sulla strada principale di Finote Selam |
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Una coppia di ippopotami nel lago Tana (alt. 1800 m.) |
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Una coppia di oche egiziane sulle rive del lago Tana |
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Barche di papiro (lago Tana) |
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Sul lago Tana |
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Airone (lago Tana) |
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Sul lago Tana |
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Un pellicano sulle acque del lago Tana |
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L'esterno di Bete Maryam, la chiesa del monastero fondato nel XIII secolo (penisola di Zege sul lago Tana) |
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In cima al tetto di paglia di Bete Maryam, la croce e i piccoli metalli che a contatto col vento risuonano in memoria delle vittime della strage degli innocenti (peniola di Zege sul lago Tana) |
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Nel vestibolo di Bete Maryam (pensiola Zege sul lago Tana) |
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Bete Maryam nella penisola di Zege (lago Tana), XIII secolo. |
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Madonna col Bambino e San Giorgio che uccide il drago su uno dei portali di Bete Maryam (penisola di Zege). Il dipinto risale al XVI secolo. |
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Deposizione su una delle parerti all'interno di Bete Maryam (penisola di Zege). Il dipinto risale al XIX secolo. |
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Il martirio di San Pietro al centro di una delle pareti interne di Bete Maryam (penisola di Zege). Il dipinto risale al XIX secolo. |
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All'interno di Bete Maryam (penisola di Zege). Il dipinto risale al XIX secolo e raffigura l'imperatore Yohannis IV (1837-1889) a cavallo. |
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All'interno di Bete Maryam (penisola di Zege). Il dipinto risale al XIX secolo, sta sulla parete quadrata inscritta nel perimetro circolare della chiesae, a destra, raffigura gli Arcangeli. |
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All'interno di Bete Maryam (penisola di Zege). La parete dipinta sulla struttura quadrata interno alla chiesa risale al XIX secolo. |
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All'interno di Bete Maryam (penisola di Zege). Il dipinto risale al XIX secolo. |
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All'interno di Bete Maryam (penisola di Zege), gli Arcangeli a guardia del Sancta Sanctorum. Il dipinto risale al XIX secolo. |
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Il perimetro rotondo di Bete Maryam (penisola di Zege), XIII secolo. |
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All'esterno di Bete Maryam (penisola di Zege), XIII secolo. |
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Un monaco nei pressi di Bete Maryam (penisola di Zege), XIII secolo. |
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Lungo il cammino verso la chiesa di Azuwa Maryam |
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Lungo il cammino verso la chiesa di Azuwa Maryam |
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Bancarelle lungo il cammino verso la chiesa di Azuwa Maryam |
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Verso la strada, all'ingresso del cortile che dà accesso al cortile della chiesa di Azuwa Maryam |
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Un monaco prega nel cortile della chiesa di Azuwa Maryam |
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Sulla parete di fango e paglia della chiesa di Azuwa Maryam, un infisso in legno con dipinto del XVI secolo |
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Nel cortile della chiesa di Azuwa Maryam |
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All'angolo della struttura quadrata inscritta nel perimetro rotondo della chiesa di Azuwa Maryam. I dipinti risalgono al XVI secolo. |
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Nel perimetro rotondo della chiesa di Azuwa Maryam (penisola di Zege) |
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San Giorgio che uccide il drago su una parete interna nella chiesa di Azuwa Maryam (penisola di Zege), XVI secolo. |
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Episodi della vita di Gesù nella chiesa di Azuwa Maryam (penisola di Zege), XVI secolo |
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I dannati dell'Inferno nella chiesa di Azuwa Maryam (penisola di Zege), XVI secolo |
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L'Annunciazione nella chiesa di Azuwa Maryam (penisola di Zege), XVI secolo |
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Le nozze di Cana nella chiesa di Azuwa Maryam (penisola di Zege), XVI secolo |
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Madonna col Bambino nella chiesa di Azuwa Maryam (penisola di Zege), XVI secolo |
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San Sebastiano nella chiesa di Azuwa Maryam (penisola di Zege), XVI secolo. I pagani sono sempre raffigurati di lato, con un solo occhio visibile allo spettatore. | |
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Tra le piante di caffè sulla penisola Zege, in cammino verso il monastero di Ura Kidane Meret |
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Fedeli attorno al monastero di Ura Kidane Meret |
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Fango e paglia pressati costruiscono le pareti del monastero di Ura Kidane Meret. Fondato nel XIV secolo, la struttura attuale risale al XVI. |
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L'interno della chiesa del monastero di Ura Kidane Meret. Fondato nel XIV secolo, la struttura attuale risale al XVI e i dipinti al XIX. Sono opera di Alaqa Engida. |
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Particolare dei dipinti (XIX secolo) all'interno della chiesa del monastero di Ura Kidane Meret. Si intravede la struttura in fango e paglia. |
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Il maqdas, cioè il Sancta Sanctorum, (XIX secolo) all'interno della chiesa del monastero di Ura Kidane Meret. |
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Particolare del maqdas, cioè il Sancta Sanctorum, (XIX secolo) all'interno della chiesa del monastero di Ura Kidane Meret. Il dipinto raffigura, fra l'altro, la Crocefissione, la Deposizione e il Martirio di San Lorenzo. |
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I portali in legno della chiesa del monastero di Ura Kidane Meret erano utilizzati per stendere bozzetti preparatori ai dipinti. |
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Alla cerimonia del caffè sulla penisola Zege, nei pressi del monastero di Ura Kidane Meret. |
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Alla cerimonia del caffè sulla penisola Zege, nei pressi del monastero di Ura Kidane Meret. |
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Alla cerimonia del caffè sulla penisola Zege, nei pressi del monastero di Ura Kidane Meret. |
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Papiri del lago Tana |
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Fra i viali alberati in direzione della cascate del Nilo Azzurro |
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Il ponte costruito dai portoghesi nel XVI secolo per raggiungere le cascate del Nilo Azzurro |
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Sul ponte costruito dai portoghesi nel XVI secolo per raggiungere le cascate del Nilo Azzurro |
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Verso le cascate del Nilo Azzurro |
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Nella valle delle cascate del Nilo Azzurro |
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Le cascate del Nilo Azzurro |
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Le cascate del Nilo Azzurro |
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Le cascate del Nilo Azzurro |
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In barca, sulle acque del Nilo Azzurro |
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In barca, sulle acque del Nilo Azzurro |
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In barca, sulle acque del Nilo Azzurro |
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Nella campagna intorno alle cascate del Nilo Azzurro |
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Fango e legno per costruire le case nella campagna intorno alle cascate del Nilo Azzurro |
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Zumra Nuru, il fondatore del villaggio di Awra Amba, siede sotto i principi-cardine della sua comunità |
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Zumra Nuru, il fondatore del villaggio di Awra Amba, insieme ad un giovane membro della sua comunità |
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Nella biblioteca del villaggio di Awra Amba,i cui scaffali sono realizzati in legno e terra |
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Nell'ospizio del villaggio di Awra Amba |
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Nell'ospizio del villaggio di Awra Amba |
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Nell'ospizio del villaggio di Awra Amba |
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Il forno del pane nel villaggio di Awra Amba |
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Il soggiorno di un'abitazione nel villaggio di Awra Amba |
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Al telaio nel villaggio di Awra Amba |
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All'arcolaio nel villaggio di Awra Amba |
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Una giovane guida del villaggio di Awra Amba |
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Fattoria del villaggio di Awra Amba. Ad essiccare, raccolti di pepe e di peperoncino |
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Abitanti del villaggio di Awra Amba |
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Nella campagna, in avvicinamento verso Gondar |
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Nella campagna, in avvicinamento verso Gondar |
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Fasil Ghebbi, il palazzo imperiale di Fasiladas nella cittadella imperiale di Gondar (XVII secolo), insolita sintesi di inflenze indiane, portoghesi, moresche e axumite. 2.220 mt di altitudine. |
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Fasil Ghebbi, il palazzo imperiale di Fasiladas nella cittadella imperiale di Gondar
(XVII secolo), insolita sintesi di inflenze indiane, portoghesi,
moresche e axumite. |
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Guardando il palazzo di Iyasu I (regno dal 1682 al 1706) dal palazzo di Fasiladas a Gondar |
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Nella sala di ricevimento del palazzo di Fasiladas a Gondar (XVII secolo) |
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Una torretta del palazzo di Fasiladas a Gondar (XVII secolo) |
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Nel salone di Dawit (regno dal 1716 al 1721) nella cittadella imperiale di Gondar |
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Guardando gli edifici settentrionali della cittadella di Gondar dalla "casa dei leoni" fatta costruire da Dawit nel XVIII secolo |
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Gli edifici settentrionali della cittadella di Gondar (XVII secolo) |
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Le rovine del castello dell'imperatore Dawit a Gondar (XVIII secolo) |
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Nelle rovine del castello dell'imperatore Dawit a Gondar (XVIII secolo) |
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Appendiabiti in corno nel bagno turco (wesheba) fatto costruire dall'imperatore Iyasu I (XVII secolo) |
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Le scuderie del quinto castello della cittadella imperiale di Gondar: il palazzo di Bakaffa (regno dal 1721 al 1730) |
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Interno del palazzo di Bakaffa (regno dal 1721 al 1730) nella cittadella imperiale di Gondar |
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Le mura che circondano il complesso della chiesa di Debre Berhan Selassie a Gondar (XVIII secolo). Ogni torretta rappresenta uno dei dodici apostoli |
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I cherubini che decorano il soffitto della chiesa di Debre Berhan Selassie a Gondar (XVIII secolo). |
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Interno della chiesa di Debre Berhan Selassie a Gondar (XVIII secolo). |
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Interno della chiesa di Debre Berhan Selassie a Gondar (XVIII secolo). |
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Ai piedi della Crocefissione nella chiesa di Debre Berhan Selassie a Gondar (XVIII secolo), il teschio di Adamo e il corpo disteso di Iyasu I, fondatore della chiesa |
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Scene della Passione di Cristo sulla facciata destra della chiesa di Debre Berhan Selassie a Gondar (XVIII secolo). |
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Interno della chiesa di Debre Berhan Selassie a Gondar (XVIII secolo). |
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La facciata della chiesa di Debre Berhan Selassie a Gondar (XVIII secolo). |
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Un prete in abito giallo riceve gli omaggi di un allievo all'esterno della chiesa di Debre Berhan Selassie a Gondar (XVIII secolo). |
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I Bagni di Fasiladas (XVII secolo) a Gondar |
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Le piante che circondano i Bagni di Fasiladas (XVII secolo) a Gondar |
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I Bagni di Fasiladas (XVII secolo) a Gondar |
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All'ombra dei sicomori, nel giardino che circonda i Bagni di Fasiladas (XVII secolo) a Gondar |
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All'ombra dei sicomori, nel giardino che circonda i Bagni di Fasiladas (XVII secolo) a Gondar |
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Quello che rimane dell'epoca del Derg (1974-1987) a Gondar |
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Ethiopia caffè (Piazza) a Gondar |
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Ethiopia caffè (Piazza) a Gondar |
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Ethiopia caffè (Piazza) a Gondar |
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Ethiopia caffè (Piazza) a Gondar |
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Una bancarella di libri in piazza a Gondar |
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Nella piazza di Gondar, circondata da edifici in stile razionalista italiano, la statua di Tewodros II |
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Un piatto di tibs con injera a Gondar |
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Un suonatore di masenko a Gondar |
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Verso i monti Simien |
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Verso i monti Simien |
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L'aratro in un campo, viaggiando verso i monti Simien |
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Nell'altopiano dei monti Simien |
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Nell'altopiano dei monti Simien (3260 mt) |
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I gelada (Theropithecus gelada) dei monti Simien |
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I gelada (Theropithecus gelada) dei monti Simien |
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I gelada (Theropithecus gelada) dei monti Simien |
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Pomodori selvatici e velenosi dei monti Simien |
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Gelada (Theropithecus gelada) dei monti Simien |
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Il maschio del gelada (Theropithecus gelada) dei monti Simien |
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La cascata di Jinbar nei monti Simien: un salto di quasi 500 metri |
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Antilope (redunca redunca) dei monti Simien |
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Oreotrago (oreotragus oreotragus) dei monti Simien |
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Al mercato di Debark |
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Al mercato di Debark |
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Lungo la strada "degli italiani" che da dall'Eritrea ad Addis Abeba |
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Panorama dei monti Simien |
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Panorama dei monti Simien appena fuori Arkay |
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Una sosta a Shire |
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La cappella dell'Arca dell'Alleanza (Axum) |
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Nella chiesa antica di Axum (Santa Maria di Sion), fatta costruire da Fasiladas nel 1665 |
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Nella chiesa antica di Axum (Santa Maria di Sion), fatta costruire da Fasiladas nel 1665 |
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Nella chiesa antica di Axum (Santa Maria di Sion), fatta costruire da Fasiladas nel 1665 |
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Nella chiesa antica di Axum (Santa Maria di Sion), fatta costruire da Fasiladas nel 1665. Nel riquadro a sinistra, l'imperatore Yohannes riceve le scuse del leone che gli ha ucciso l'asino (XVII secolo) |
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All'ingresso della chiesa nuova di Axum (Santa Maria di Sion), anni '60 del XX secolo |
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Dipinto su tavola (XVII secolo) nella chiesa nuova di Axum (Santa Maria di Sion), anni '60 del XX secolo. Il dipinto raffigura Menelik e l'Arca dell'Alleanza |
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Manoscritto nella chiesa nuova di Axum (Santa Maria di Sion), anni '60 del XX secolo. |
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Guardando un codice del XVII secolo nella chiesa nuova di Axum (Santa Maria di Sion), anni '60 del XX secolo. |
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Il parco delle steli ad Axum (III - IV sec. d. C.). In primo piano, la stele numero uno (Stele di re Ramhai) |
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Paricolare della stele di Roma (Axum) |
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La stele di Roma (Axum) |
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La stele di Roma (Axum) |
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L'ingresso della tomba della Falsa Porta (fine IV sec. d. C.) |
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Tomba di Nefas Mawcha (Axum) |
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Particolare della stele di Roma |
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La cosiddetta "quarta stele" col suo basamento |
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La cima della "quinta stele": nei due incavi è verosimile che trovassero posto placche di metallo a simboleggiare il re e la regina |
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Nei Bagni della regina di Saba (Axum), noti anche come Mai Shum (acqua del capo) |
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Le rovine del Palazzo della regina di Saba, Dungur, ad Axum (VI secolo d. C.) |
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Fra i monti del Tigrai |
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Fra i monti del Tigrai, guardando il gruppo di Gheralta |
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Salendo verso le chiese rupestri del gruppo di Gheralta (regione del Tigrai) |
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Una guida, salendo verso le chiese rupestri del gruppo di Gheralta (regione del Tigrai) |
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Salendo verso le chiese rupestri del gruppo di Gheralta (regione del Tigrai) |
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La roccia di arenaria dei monti del Tigrai salendo verso le chiese rupestri del gruppo di Gheralta |
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Salendo verso le chiese rupestri del gruppo di Gheralta (regione del Tigrai) |
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Fra i fichi d'India, in avvicinamento verso Maryam Korkor (gruppo di Gheralta, regione del Tigrai) |
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La facciata della chiesa di Maryam Korkor (gruppo di Gheralta, regione del Tigrai) |
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Nei pressi della chiesa di Maryam Korkor (gruppo di Gheralta, regione del Tigrai) |
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Interno della chiesa di Maryam Korkor (gruppo di Gheralta, regione del Tigrai). Gli affreschi sono del XVII secolo. |
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Interno della chiesa di Maryam Korkor (gruppo di Gheralta, regione del Tigrai). Gli affreschi sono del XVII secolo. |
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Interno della chiesa di Maryam Korkor (gruppo di Gheralta, regione del Tigrai) |
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Il vestibolo della chiesa di Maryam Korkor (gruppo di Gheralta, regione del Tigrai) |
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Il panorama davanti alla chiesa di Daniel Korkor (gruppo di Gheralta, regione del Tigrai) |
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L'ingresso della chiesa di Daniel Korkor (gruppo di Gheralta, regione del Tigrai) |
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Affreschi della chiesa di Daniel Korkor (gruppo di Gheralta, regione del Tigrai), XVII secolo |
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Affreschi della chiesa di Daniel Korkor (gruppo di Gheralta, regione del Tigrai), XVII secolo. |
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Dall'interno della chiesa di Daniel Korkor (gruppo di Gheralta, regione del Tigrai) |
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All'esterno della chiesa di Daniel Korkor (gruppo di Gheralta, regione del Tigrai) |
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Lavorazione dell'orzo nelle campagne intorno a Macallè |
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Lavorazione dell'orzo nelle campagne intorno a Macallè |
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Nelle campagne intorno a Macallè |
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Nelle campagne intorno a Macallè |
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Il lago Ashianghi (alt. 2409 mt) |
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Fra le foreste di eucalipto sulla strada verso Lalibela |
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Con ogni mezzo sulla strada sterrata che porta a Lalibela |
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Giovani per le strade di Lalibela |
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Per le strade di Lalibela |
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In preghiera davanti a Bete Medhane Alem, XII secolo (Lalibela) |
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Una finestra a croce su di un lato di Bete Medhane Alem, XII secolo (Lalibela) |
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Sotto le imponenti colonne di Bete Medhane Alem, XII secolo (Lalibela) |
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Loculi funerari a Bete Medhane Alem, XII secolo (Lalibela) |
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Davanti a Bete Medhane Alem, XII secolo (Lalibela) |
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L'angolo "a tre" di Bete Medhane Alem, XII secolo (Lalibela), simboleggia la santissima Trinità |
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Fra le imponenti colonne di Bete Medhane Alem, XII secolo (Lalibela) |
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L'interno di Bete Medhane Alem, XII secolo (Lalibela) |
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L'interno di Bete Medhane Alem, XII secolo (Lalibela) |
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La navata centrale di Bete Medhane Alem, XII secolo (Lalibela) |
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Dall'interno di Bete Medhane Alem, XII secolo (Lalibela) |
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In preghiera davanti a Bete Maryam (Lalibela), XII-XIII secolo. |
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Nel cortile antistante Bete Maryam (Lalibela), XII-XIII secolo. |
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Lo stile "misto" di Bete Maryam (Lalibela), XII-XIII secolo. |
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Bete Maryam (Lalibela), XII-XIII secolo, con una fonte battesimale nel largo cortile |
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Davanti a Bete Maryam (Lalibela), XII-XIII secolo. |
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Una lettura in lingua ge'ez nel cortile di Bete Maryam (Lalibela), XII-XIII secolo. |
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In preghiera davanti al portico di Bete Maryam (Lalibela), XII-XIII secolo. |
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Una lettura in lingua ge'ez nel cortile di Bete Maryam (Lalibela), XII-XIII secolo. |
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Nel cortile su cui affaccia Bete Maryam (Lalibela), XII-XIII secolo. |
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Milioni di colpi di scalpello hanno scavato il tufo di Lalibela |
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Le colonne e le volte, scolpite e dipinte, di Bete Maryam (Lalibela), XII-XIII secolo. |
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Le colonne e le volte, scolpite e dipinte, di Bete Maryam (Lalibela), XII-XIII secolo. |
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Le colonne e le volte, scolpite e dipinte, di Bete Maryam (Lalibela), XII-XIII secolo. |
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Le volte dipinte di Bete Maryam (Lalibela), XII-XIII secolo.Il toro bianco e quello nero in lotta simboleggiano forse la battaglia eterna fra il bene e il male. |
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Dall'interno di Bete Maryam (Lalibela), XII-XIII secolo. |
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All'interno di Bete Maryam (Lalibela), XII-XIII secolo. |
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Una lettura in lingua ge'ez nel cortile di Bete Maryam (Lalibela), XII-XIII secolo. |
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Nel cortile di Bete Maryam (Lalibela), XII-XIII secolo. |
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I diversi livelli sui quali sono scavate le chiese di Lalibela, a seconda della presenza di basalto nel terreno |
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San Giorgio che uccide il drago sul frontone di Bete Maryam (Lalibela), XII-XIII secolo. |
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Fra le chiese di Lalibela |
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Fra le chiese di Lalibela |
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La facciata sud di Bete Medhane Alem, XII secolo (Lalibela) |
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Fra le chiese di Lalibela |
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Superata la galleria che porta a Bete Golgotha e a Bete Mikael (Lalibela) |
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Alzando lo sguardo, dal cortile su cui affacciano Bete Golgotha e a Debre Sina-Mikael (Lalibela) |
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Le finestre di Debre Sina-Mikael (Lalibela), XII secolo |
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L'interno di Bete Golgotha, XII secolo (Lalibela) |
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Uno dei dodici apostoli scolpito all'interno di Bete Golgotha, XII secolo (Lalibela) |
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All'interno di Bete Golgotha, XII secolo (Lalibela) |
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All'interno di Bete Golgotha, XII secolo (Lalibela) |
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Davanti a Bete Giyorgis, XII secolo (Lalibela) |
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Vista su Bete Giyorgis, XII secolo (Lalibela) |
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Vista su Bete Giyorgis, XII secolo (Lalibela) |
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Bete Giyorgis, XII secolo (Lalibela) |
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Vista su Bete Giyorgis, XII secolo (Lalibela) |
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L'ingresso di Bete Giyorgis, XII secolo (Lalibela) |
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Bete Giyorgis, XII secolo (Lalibela) |
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Bete Gabriel-Rufael (Lalibela), VII-XII secolo |
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All'interno di Bete Gabriel-Rufael (Lalibela), VII-XII secolo |
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All'interno di Bete Gabriel-Rufael (Lalibela), VII-XII secolo |
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Da un'apertura che affaccia su Bete Gabriel-Rufael (Lalibela), VII-XII secolo |
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Un'uscita di Bete Gabriel-Rufael (Lalibela), VII-XII secolo |
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All'interno di Bete Gabriel-Rufael (Lalibela), VII-XII secolo |
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Ritrovando la luce e la salvezza dopo il cunicolo al buio che rappresenta l'Inferno e che conduce a Bet Merkorios |
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Bet Amanuel (Lalibela), VII-XII secolo |
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Bet Amanuel (Lalibela), VII-XII secolo |
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Bet Amanuel (Lalibela), VII-XII secolo |
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L'interno di Bet Amanuel (Lalibela), VII-XII secolo |
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L'interno di Bet Amanuel (Lalibela), VII-XII secolo |
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Bet Amanuel (Lalibela), VII-XII secolo |
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L'interno di Bet Amanuel (Lalibela), VII-XII secolo |
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I segni dei colpi di scalpello che hanno scavato le chiese rupestri di Lalibela |
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Bet Abba Libanos (Lalibela), XII secolo |
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Bet Abba Libanos (Lalibela), XII secolo |
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Bet Abba Libanos (Lalibela), XII secolo |
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Un caffè a Lalibela |
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Roccia calcarea decorata con bassorilievi, V-IV sec. a. C., rinvenuta ad Haowlti, nel Tigrai (Museo Nazionale di Addis Abeba) |
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San Mercurio, dipinto su tavola, XVII secolo (Museo Nazionale di Addis Abeba) |
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All'esterno del Museo Nazionale di Addis Abeba |
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Al mercato di Addis Abeba |
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Al mercato di Addis Abeba |
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