Ogni segreto che alberga nel cuore del Saggio
più ascoso e più fondo rimanga che la mai vista Fenice.
Per esser fonda e nascosta nel cuor di conchiglia
diventa perla la goccia, mistero del cuore del mare.
Omar Khayyam
(traduzione di Alessandro Bausani)
Quando in Iran non si viaggia col naso in su e la bocca aperta per lo stupore è perché lo sguardo è impegnato ad abbracciare i cortili di palazzi, moschee, e gli orizzonti di deserti e montagne.
Il popolo iraniano, fiero e curioso al tempo stesso, coltiva un gusto squisito per il piacere e la bellezza, per la cortesia e l'educazione; impegnato com'è a guadagnarsi faticosamente gli spazi della propria libertà, non trova modo per ribattere alla propaganda estera che lo vorrebbe assimilabile ad accolite di fanatici.
Fotografie scattate a: Tehran, Qom, Kashan, Abyaneh, Natanz, Esfahan, Na'in, Meybod, Yazd, Zein-o-Din, Saryazd, Kerman, Bam, Rayen, Mahan, Kalout-Shahdad, Meymand, Shiraz, Persepoli, Naqsh-e Rostam, Pasargade. Un viaggio lungo 4350 km.
Per le strade del centro (Tehran) |
Ali
Khamenei ed un martire (Tehran)
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Presso
la Torre Azadi (1971), Tehran
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La Sala degli Specchi (Talar-e Alyaheh) costruita fra 1874 e 1877 (Palazzo Golestan, Tehran) |
L'omaggio a Dario I (da Persepoli), Museo Nazionale dell'Iran, Tehran |
Per
le strade del centro (Tehran)
|
Nel Santuario di Qom (Harzat-e Masumeh; IX-XIX sec.) |
Ayatollah,
esponente più alto nella gerarchia religiosa sciita, indossa il
turbante nero ('imama') presso il santuario di Qom (Harzat-e Masumeh;
IX-XIX sec.)
|
Santuario
di Qom (Harzat-e Masumeh; IX-XIX sec.)
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Dipinto
in una delle logge del padiglione ricreativo nel Bagh-e Fin (1590), a
Kashan. È
il più antico giardino esistente in Iran [Unesco]
|
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A Kashan, nella Khan-e Tabatabaei (casa di Tabatabaei), 1880. I batacchi, quello di destra riservato agli uomini e quello di sinistra alle donne, producono rumori diversi. |
A
Kashan, nella Khan-e Tabatabaei (casa di Tabatabei), 1880. Vetro e
stucco nel 'biruni' (zona esterna adibita allo svago)
|
Vetrate istoriate nella Khan-e Tabatabei (casa di Tabatabei), 1880 (Kashan) |
Nell'hammam
del sultano Amir Ahmad (XVI sec.), Kashan
|
Nell'hammam
del sultano Amir Ahmad (XVI sec.), Kashan
|
Sul
tetto dell'hammam del sultano Amir Ahmad (XVI sec.), Kashan
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Nella
Khan-e Ameriha (XVIII sec.), Kashan
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Nel bazar di Kashan, un sacco di borragine |
Nel
bazar di Kashan
|
Nel
bazar di Kashan
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Presso
il negozio di un antiquario che affaccia sul Khan Amin al-Dowleh
Timche (1868), caravanserraglio nel bazar di Kashan
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Khan Amin al-Dowleh Timche (1868), caravanserraglio nel bazar di Kashan |
Casa
tradizionale (Dost) a Kashan
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Cesto
di pane (‘sangak') servito nella casa tradizionale Noghli, a Kashan
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Lontani discendenti di Gengis Khan attendono il turno di lavoro presso una casa tradizionale a Kashan |
Masjed-e
Agha Bozorg (XVIII sec.), a Kashan
|
Masjed-e
Agha Bozorg (XVIII sec.), a Kashan
|
'Mihrab'
della Masjed-e Agha Bozorg (XVIII sec.), a Kashan
|
Sulla
strada verso Abyaneh, nei monti Zardkouh, l'immagine di uno dei tanti
combattenti nella guerra Iraq-Iran, sempre all'ingresso di villaggi e
città.
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Abyaneh
(alt. 2235 m)
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Carro
da processione per il giorno di 'Ashura' (Abyaneh)
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Per
i vicoli di Abyaneh
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Intonaco
di fango rosso e paglia (Abyaneh)
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La
cupola conica della trecentesca Imamzadeh-ye Yahya (XIV sec.),
Abyaneh
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Per
i vicoli di Abyaneh
|
Per
i vicoli di Abyaneh
|
Per
i vicoli di Abyaneh
|
Un
ovile interrato sui monti Zardkouh
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Sulla
facciata della Masjed-e Jameh (Moschea del Jameh), inizi del XIV sec.
(epoca ikhanide) nella cittadina di Natanz, alle pendici del monte
Karkas (3899 m)
|
'Muqarna' all'ingresso della Masjed-e Jameh (Moschea del Jameh), inizi del XIV sec. (epoca ikhanide) nella cittadina di Natanz, alle pendici del monte Karkas (3899 m) |
Nell'Imamzadeh-ye
Abd al-Samad, mausoleo (inizi XIV sec.) che custodisce le spoglie di
un sufi dell'XI sec. (Natanz)
|
Soffitto
dell'Imamzadeh-ye Abd al-Samad, a Natanz (inizi XIV sec.). 'Muqarna'
ornano il soffitto.
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Motivi
calligrafici di tipo 'sols' (linee curve e oblique; ogni lettera
inclinata di un terzo) ornano l'Imamzadeh-ye Abd al-Samad (inizi XIV
sec.), a Natanz
|
Bottega
di ceramica tradizionale (Abbas Ebadi, Natanz)
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Sulla
Naqsh-e Jahan, guardando la Masjed-e Shah (1611), Esfahan [Unesco]
|
Ad
Esfahan, dalla piazza (Naqsh-e Jahan) guardando la Masjed-e Shah
(1611) [Unesco]
|
Giocare
sulla Naqsh-e Jahan, guardando la cupola della Masjed-e Sheikh
Lotfollah (1602-1619), Esfahan [Unesco]
|
Sulla
Naqsh-e Jahan, guardando facciata e cupola della Masjed-e Sheikh
Lotfollah (1602-1619), Esfahan [Unesco]
|
Interno
della Masjed-e Jameh, Moschea del Venerdì (XI-XV sec.) ad Esfahan.
Epoca selgiuchide, cupola Taj-al Mulk nell'iwan settentrionale,
costruita nel 1088-9. [Unesco]
|
Interno
della Masjed-e Jameh (XI-XV sec.) ad Esfahan. Cupola Taj-al Mulk
nell'iwan settentrionale, costruita nel 1088-9. [Unesco]
|
Modanature
a forma di stalattite ('muqarna') nell'iwan meridionale della
Masjed-e Jameh (XV sec., ad Esfahan). [Unesco]
|
Iwan
del lato meridionale (Masjed-e Jameh, XV sec., ad Esfahan). [Unesco]
|
Guardando
il cortile della Masjed-e Jameh (Esfahan). In primo piano, due 'mohr'
(sigilli), usati per la preghiera sciita [Unesco]
|
Sale invernali di preghiera nella Masjed-e Jameh, XV sec., ad Esfahan [Unesco] |
Un
minareto dell'iwan meridionale (Masjed-e Jameh, XV sec., ad Esfahan).
[Unesco]
|
Alla Giustizia e alla sua bilancia fu, nei secoli, vietato di perseguire i colpevoli nella Masjed-e Jameh. Uscita dalla parte dell'iwan meridionale (XV sec., Esfahan) [Unesco] |
Rovine
del Ateshkadeh-ye Esfahan (Tempio del fuoco zoroastriano) ad Esfahan.
Epoca sasanide (224-651 d.C.)
|
Interno
della Chiesa di San Giuseppe di Arimatea (Kelisa-ye Vank) nel
quartiere armeno di Esfahan (Jolfa). Costruita fra 1655 e 1664 col
sostegno della dinastia safavide
|
Nel
cortile della Chiesa di San Giuseppe di Arimatea (Kelisa-ye Vank) nel
quartiere armeno di Esfahan (Jolfa). Costruita fra 1655 e 1664 col
sostegno della dinastia safavide
|
Nel
cortile della Chiesa di San Giuseppe di Arimatea (Kelisa-ye Vank) nel
quartiere armeno di Esfahan (Jolfa). Costruita fra 1655 e 1664 col
sostegno della dinastia safavide
|
Il
Giudizio Universale nella Chiesa di San Giuseppe di Arimatea
(Kelisa-ye Vank); quartiere armeno di Esfahan (Jolfa). Affreschi
realizzati fra 1655 e 1664
|
Sotto
il porticato interno della Chiesa di San Giuseppe di Arimatea
(Kelisa-ye Vank); quartiere armeno di Esfahan (Jolfa). Affreschi
realizzati fra 1655 e 1664
|
Gli
ultimi piani del Kakh-e Ali Qapu che affaccia sulla Naqsh-e Jahan, ad
Esfahan (sei piani, 38 metri di altezza). Si intravede la sala della
musica (fine XVI sec.) [Unesco]
|
Gli
ultimi piani del Kakh-e Ali Qapu che affaccia sulla Naqsh-e Jahan, ad
Esfahan (sei piani, 38 metri di altezza). Si intravede la sala della
musica (fine XVI sec.) [Unesco]
|
Dalla
terrazza del Kakh-e Ali Qapu, la vista sulla Naqsh-e Jahan e sulla
Masjed-e Sheikh Lotfollah (1602-1619). Esfahan [Unesco]
|
Affresco
nella sala del trono (Kakh-e Ali Qapu, fine XVI sec.), Esfahan
[Unesco]
|
Volta
della sala del trono (Kakh-e Ali Qapu, fine XVI sec.), Esfahan
[Unesco]
|
Soffitto della sala della musica (Kakh-e Ali Qapu, fine XVI
sec.), Esfahan
|
Particolare
nel soffitto della sala della musica (Kakh-e Ali Qapu, fine XVI
sec.), Esfahan
|
Assi
di legno disposte con regolarità rendono antisismiche le mura della
Masjed-e Sheikh Lotfollah (1602-1619), Esfahan [Unesco]
|
Interno
della Masjed-e Sheikh Lotfollah (1602-1619), Esfahan [Unesco]
|
Interno
della cupola nella Masjed-e Sheikh Lotfollah (1602-1619), Esfahan. La
coda del pavone è effetto prodotto dalla luce [Unesco]
|
Particolare
delle colonne che incorniciano il 'mihrab' della Masjed-e Sheikh
Lotfollah (1602-1619), Esfahan [Unesco]
|
Nel
Bazar-e Bozorg (Esfahan)
|
Nel
Bazar-e Bozorg (Esfahan)
|
Nel
Bazar-e Bozorg (Esfahan)
|
Nel
Bazar-e Bozorg (Esfahan)
|
Nel
Bazar-e Bozorg (Esfahan)
|
|
Piatto in rame sbalzato in una bottega di Esfahan |
Sufi
in una bottega di Esfahan
|
Ad
Esfahan, lungo il fiume Zayandeh attraversato dal Pol-e Khaju (1650)
lungo 110 m, con due ordini di terrazze porticate; al centro il
padiglione eretto per gli svaghi di Abbas II
|
Ad
Esfahan, lungo il fiume Zayandeh attraversato dal Pol-e Khaju (1650).
Al centro il padiglione eretto per gli svaghi di Abbas II
|
Tra
gli archi del seicentesco Pol-e Khaju (1650), Esfahan
|
Particolare
del Pol-e Si-o Seh, lungo 298 m, fatto costruire da uno dei generali
favoriti di Abbas I tra 1599 e 1602 (Esfahan)
|
Pol-e
Si-o Seh, lungo 298 m, fatto costruire da uno dei generali favoriti
di Abbas I tra 1599 e 1602 (Esfahan)
|
Sotto
il Pol-e Si-o Seh (1599-1602), Esfahan
|
All'interno
di una torre di piccioni, costruita per la raccolta del guano
(Esfahan)
|
Particolare
di una vetrata nel Kakh-e Chehel Sotun (“palazzo delle 40
colonne”), 1706 (Esfahan)
|
Il
porticato del Kakh-e Chehel Sotun (“palazzo delle 40 colonne”),
che affaccia sul giardino (Bagh-e Chehel Sotun). 1706, Esfahan
[Unesco]
|
'Muqarna' (modanature) sul soffitto all'ingresso del Kakh-e Chehel Sotun (“palazzo delle 40 colonne”), che affaccia sul giardino (Bagh-e Chehel Sotun). 1706, Esfahan [Unesco] |
Lo
shah Tahmasp riceve a corte il principe indiano Humayun che fuggì in
Persia nel 1543; affresco sopravvissuto all'invasione afghana del
XVIII secolo. Kakh-e Chehel Sotun, Esfahan
|
Uno
degli affreschi conservati nell'ala sud del Kakh-e Chehel Sotun, ad
Esfahan
|
Nella
Masjed-e Shah (Masjed-e Imam), epoca safavide (Abbas I), ultimata nel
1629 (Esfahan)
|
|
All'ingresso
di una delle due madrase nella Masjed-e Shah (Masjed-e Imam), epoca
safavide (Abbas I), ultimata nel 1629 (Esfahan)
|
Nel Bazar-e Bozorg di Esfahan |
Presso la tomba di Hafez (1315-1390), Esfahan |
Masjed-e
Jameh (Moschea del Venerdì) a Na'in, X-XI sec. 'Mihrab' di stucchi e
'minbar' intarsiato nel legno
|
Particolare
di una colonna nella Masjed-e Jameh (Moschea del Venerdì) a Na'in,
X-XI sec.
|
Nel
sotterraneo della Masjed-e Jameh a Na'in, usato come sala di
preghiera durante l'estate e l'inverno. Scavato nel terreno, lascia
filtrare la luce da lucernari coperti da alabastro
|
Nelle rovine del castello di Na'in (Narenj Qal'e). Era pre-islamica (forse epoca dei Parti) |
Cupola
della Masjed-e Jameh a Na'in (già santuario di un sufi). Rimane la
splendida cupola (X-XI sec.)
|
Dal
castello di Narin, epoca sasanide (224-651), si scorgono la cupola e
il minareto della moschea di Meybod.
|
I
bastioni del castello di Narin, epoca sasanide (225-651), a Meybod
|
Dal
castello di Narin, epoca sasanide (224-651), guardando la cittadina
di Meybod
|
Nel
castello di Narin, epoca sasanide (224-651), a Meybod
|
Questo
giardino a Yazd (Bagh-e Dolat Abad) con torre del vento ('badgir') e
padiglione risale al 1750; era residenza del reggente di Persia Karim
Khan Zand [Unesco]
|
Torre
del vento ('badgir') nel Bagh-e Dolat Abad a Yazd (1750) [Unesco]
|
Interno
del padiglione nel Bagh-e Dolat Abad a Yazd (1750) [Unesco]
|
Nel
Bagh-e Dolat Abad a Yazd (1750) [Unesco]
|
Campo
di frumento nel Bagh-e Dolat Abad a Yazd (1750) [Unesco]
|
Torre
del vento ('badgir') nel Bagh-e Dolat Abad a Yazd (1750) [Unesco]
|
Torre
del Silenzio zoroastriana (Dakhmeh-ye Zartoshtiyun) usata fino agli
anni '60 a sud di Yazd
|
Dagli
edifici abbandonati ai piedi della Torre del Silenzio zoroastriana:
servivano da case dei becchini e da alloggio per i parenti dei morti
|
Sulla
cima della Torre del Silenzio zoroastriana (Dakhmeh-ye Zartoshtiyun).
Il corpo del defunto veniva posto a sedere al centro e lasciato
dilaniare dagli avvoltoi
|
Il
caravanserraglio a Zein-o-din (XVII sec.), costruito a pianta
circolare
|
In
preghiera, sul tetto del caravanserraglio a Zein-o-din (XVII sec.)
|
Simbolo
del Faravahar zoroastriano sul frontone del Tempio del Fuoco
('Atehkadeh') a Yazd (1934)
|
Nella Khan-e Lari, a Yadz (epoca qajara) |
Masjed-e
Jameh (Moschea del Venerdì) a Yazd. Blu Tamerlano, chiaro turchese,
il portale e i minareti più alti dell'Iran (48 metri). XV sec.
|
Masjed-e
Jameh (Moschea del Venerdì) a Yazd. Particolare del 'mirhab', XV
sec.
|
Cupola
della Masjed-e Jameh (Moschea del Venerdì) a Yazd, XV sec. Si
riconosce il 'gardoneh mehr' (simbolo della svastika)
|
Vista
sui 'bagdir' (torri del vento) nella città vecchia di Yazd [Unesco]
|
Nella
città vecchia di Yazd [Unesco]
|
La cupola della cosiddetta "Prigione di Alessandro" citata in una poesia di Hafez. Si tratta, in realtà, di una scuola del XV (Yazd, città vecchia) |
Sulla
piazza Amir Chakhmaq, Yazd
|
Sulla
piazza Amir Chakhmaq, Yazd
|
Complesso
di Amir Chakhmaq, palcoscenico religioso fatto costruire da un
governatore di Tamerlano per la propria moglie, XIV sec.
|
Allenamenti
di 'zoorkhaneh' presso Saheb A Zaman Club Zurkhaneh, in un grande 'ab
anbar' (cisterna d'acqua) che risale al 1580. Yazd
|
Fortezza
di epoca sasanide a Saryazd (224-651, d. C.)
|
Fortezza
di epoca sasanide a Saryazd (224-651, d. C.)
|
Fortezza
di epoca sasanide a Saryazd (224-651, d. C.)
|
Il
tè nella fortezza di epoca sasanide a Saryazd (224-651, d. C.)
|
A
sud, verso Kerman
|
Pistacchio,
verso Kerman
|
Campo
di pistacchi, verso Kerman
|
Nel
Bazar-e Sartasari di Kerman, uno dei più antichi dell'Iran
|
Nel
Bazar-e Sartasari di Kerman, uno dei più antichi dell'Iran
|
Nel
Bazar-e Sartasari di Kerman, uno dei più antichi dell'Iran
|
Nel
Bazar-e Sartasari di Kerman, uno dei più antichi dell'Iran
|
Affreschi
sulla volta dell'ingresso dell'Hamam-e Ganj Ali Khan (XVII sec.),
Kerman
|
Un té nell'Hamam-e Vakil Chaykhaneh, a Kerman (1820) |
Nell'Hamam-e Vakil Chaykhaneh, a Kerman (1820) |
Le
pendici dei Monti Zagros degradano in direzione del deserto di
sabbia, verso Bam
|
Lavori
di ricostruzione ad Arg-e Bam (prima del 500 a. C.) [Unesco]
|
Un muratore che lavora alla ricostruzione di Arg-e Bam [Unesco] |
Muratori impegnati nella ricostruzione di Arg-e Bam [Unesco] |
Sotto la prima cinta di mura del castello ad Arg-e Bam [Unesco] |
Attrezzi
per fumare l'oppio (cittadella di Rayen)
|
Arg-e
Rayen cittadella (22.000 mq) alle pendici del Monte Hezar (4420 m).
Argilla, sabbia e paglia (fondamenta di epoca sasanide)
|
Arg-e
Rayen cittadella (22.000 mq) alle pendici del Monte Hezar (4420 m).
Argilla, sabbia e paglia (fondamenta di epoca sasanide)
|
Arg-e
Rayen cittadella (22.000 mq) alle pendici del Monte Hezar (4420 m).
Argilla, sabbia e paglia (fondamenta di epoca sasanide)
|
Ingresso
del Bagh-e Shahzadeh, a Mahan, 1873 [Unesco]
|
Dal
palazzo del Bagh-e Shahzadeh, a Mahan, guardando il giardino. 1873
[Unesco]
|
Nel
Bagh-e Shahzadeh, a Mahan, 1873 [Unesco]
|
Bagh-e
Shahzadeh, a Mahan, 1873 [Unesco]
|
Bagh-e
Shahzadeh, a Mahan, 1873 [Unesco]
|
Il sistema di canali d'irrigazione che alimenta la flora del Bargh-e Shahzadeh, a Mahan (1873) [Unesco] |
Il
benvenuto al mausoleo di Mahan (XV-XVII sec.): è il Aramgah-e Shah
Nematollah Vali, dove è sepolto il sufi Nematollah Vali (1330-1431)
|
Nel
Aramgah-e Shah Nematollah Vali, affresco difronte alla piccola sala
di preghiera in cui meditava Nematollah Vali (XVI sec.). Mahan
|
Nel
Aramgah-e Shah Nematollah Vali, mausoleo di Mahan (XV-XVII sec.)
|
L'ultimo cortile del Aramgah-e Shah Nematollah Vali, mausoleo di Mahan (XV-XVII sec.) |
In
una stanza che affaccia sull'ultimo cortile del Aramgah-e Shah
Nematollah Vali, mausoleo di Mahan (XV-XVII sec.)
|
Scendendo
dai Monti Payeh, in direzione del Dasht-e Lut: il deserto dell'Iran
sudorientale
|
Verso
i Kalout (Shahdad) nel Dasht-e Lut
|
Gli
'yardang' (castelli di sabbia) dei Kalout (Shahdad)
|
Gli
'yardang' (castelli di sabbia) dei Kalout (Shahdad)
|
Gli
'yardang' (castelli di sabbia) dei Kalout (Shahdad)
|
Gli
'yardang' (castelli di sabbia) dei Kalout (Shahdad)
|
Nel
villaggio troglodita di Meymand. 406 caverne [Unesco]
|
Nel
villaggio troglodita di Meymand. 406 caverne [Unesco]
|
Gli
ultimi abitanti di Meymand [Unesco]
|
Gli
ultimi abitanti di Meymand [Unesco]
|
Gli
ultimi abitanti di Meymand [Unesco]
|
Nel
villaggio troglodita di Meymand, 406 caverne [Unesco]
|
Nel
villaggio troglodita di Meymand, 406 caverne [Unesco]
|
Gli
ultimi abitanti di Meymand [Unesco]
|
Cena
a Meymand [Unesco]
|
Ingresso
di una caverna a Meymand [Unesco]
|
Verso
Shiraz, via Sirjan-Neyriz: piantagioni di fichi.
|
Lago
salato (Daryacheh-ye Maharlu) alle porte di Shiraz
|
'Sharzeh'
ristorante e musicisti (Shiraz)
|
L'esterno
della Argh-e Karim Khan, fortezza di epoca Zand (metà XVIII sec.),
Shiraz
|
In
preghiera nel santuario Aramgah-e Shah-e Cheragh (XII-XIX sec.),
Shiraz
|
Nel
Bagh-e Eram (XI-XIX sec.) guardando il palazzo Kakh-e Eram, a Shiraz.
Il giardino è più volte citato nelle poesie di Hafez [Unesco]
|
Sul frontone del palazzo Kakh-e Eram, a Shiraz, maioliche che raffigurano episodi legati alla bellezza di Giuseppe, della moglie di Potifar e di Nasser al-Din Shah (XIX sec.) [Unesco] |
Nel
Bagh-e Eram (XI-XIX sec.), a Shiraz. Il giardino è più volte citato
nelle poesie di Hafez [Unesco]
|
Nel
Bagh-e Eram (XI-XIX sec.), a Shiraz. Il giardino è più volte citato
nelle poesie di Hafez [Unesco]
|
Abiti
tradizionali battriani nella Madraseh-ye Khan (Shiraz), sec. XVII
(periodo safavide)
|
Maioliche
nella Madraseh-ye Khan (Shiraz), sec. XVII (periodo safavide)
|
Nella
Masjed-e Nasir-al-Molk (fine XIX sec.), Shiraz
|
Nella
Masjed-e Nasir-al-Molk (fine XIX sec.), Shiraz
|
Nella
Masjed-e Nasir-al-Molk (fine XIX sec.), Shiraz
|
Nella sala invernale di preghiera della Masjed-e Nasir-al-Molk (fine XIX sec.), Shiraz |
Soffitti
in legno decorato in stile europeo nel lussuoso padiglione del Bagh-e
Naranjestan (“giardino delle arance selvatiche”), 1879-1886
(Shiraz)
|
Stucchi
nel lussuoso padiglione del Bagh-e Naranjestan (“giardino delle
arance selvatiche”), 1879-1886 (Shiraz)
|
Il
Bagh-e Naranjestan (“giardino delle arance selvatiche”),
1879-1886 (Shiraz)
|
Ingresso
della Masjed-e Vakil (Moschea del Reggente) con 'muqarna'
(modanature), seconda metà XVIII sec., Shiraz
|
'Minbar'
con 14 gradini scolpito in un unico blocco di marmo proveniente
dall'Azerbaijan; Masjed-e Vakil (Moschea del Reggente), seconda metà
XVIII sec., Shiraz
|
Sala
di preghiera con soffitto a volta sostenuto da 48 colonne scolpite
(decorazione a maioliche aggiunta in epoca qajara); Masjed-e Vakil
(Moschea del Reggente), seconda metà XVIII sec. (Shiraz)
|
I
tori-guardiani, marcatamente assiri, della Porta di Serse (o Porta di
Tutte le Nazioni), fondazione 520 a. C. (Persepoli) [Unesco]
|
I
nomi dei viaggiatori incisi nei secoli sulla Porta di Serse
(Persepoli) [Unesco]
|
Particolare
di un toro-guardiano scolpito sulla Porta di Serse (Persepoli)
[Unesco]
|
Bassorilievo raffigurante il Re, che, con un pugnale per mano, colpisce un leone. Si trova su di un grande portale nel palazzo privato denominato Tachara (Palazzo di Dario), Persepoli [Unesco] |
Le colonne dell'Apadana (72, di cui 13 ancora in piedi), erette su basamenti a forma di fiore di loto capovolto. Il palazzo Fu costruito da Dario e completato da Serse. Persepoli [Unesco] |
La
Porta di Serse nella sua interezza (Persepoli) [Unesco]
|
Tomba
di Artaserse II (dal 358 a.C.). Sui bassorilievi, il popolo sostiene
il peso del trono reale sorreggendolo con la punta delle dita; è
cosa dilettevole ubbidire al sovrano. (Persepoli) [Unesco]
|
Gli
Immortali (Scalinata dell'Apadana), Persepoli [Unesco]
|
Ogni delegazione che porta doni al Re è guidata per
mano da un ufficiale persiano (Particolare dai bassorilievi sulla
Scalinata dell'Apadana, Persepoli) [Unesco]
|
Scalinata
dell'Apadana: il leone che aggredisce il toro (Persepoli) [Unesco]
|
Particolare
di un bassorilievo che raffigura uno fra i soggetti più frequenti:
il leone che aggredisce il toro (Persepoli) [Unesco]
|
Particolare
di un bassorilievo sulla Scalinata dell'Apadana: si tratta di una
Guardia imperiale (Persepoli) [Unesco]
|
Da
sinistra: Tomba di Dario II, Tomba di Artaserse I, Tomba di Dario I
(Naqsh-e Rostam)
|
Tomba
di Serse I (519-465 a. C.) a Naqsh-e Rostam
|
Particolare
di una colonna del Palazzo di Serse a Pasargade, sulla quale è
inciso in tre lingue, in caratteri cuneiformi: «Io
sono il Re, il Re dei Re...»
[Unesco]
|
Tomba
di Ciro il Grande (590-529 a. C.), a Pasargade [Unesco]
|
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