sabato 9 aprile 2016

"Il sapore della ciliegia": il discorso del signor Bagheri





«Un turco va da un medico e gli dice: "Quando tocco il mio corpo con il dito sento male; quando tocco la testa, fa male; le gambe, mi fanno male; la pancia, la mano, sento male." Il dottore lo esamina e poi gli dice: "il tuo corpo sta bene, ma hai le dita rotte!". Mio caro, la tua mente è turbata, ma non c'è niente di sbagliato in te. Cambia la tua prospettiva! Avevo lasciato la casa per andarmi ad uccidere, ma un gelso mi ha cambiato; un gelso qualunque, un normalissimo gelso. Il mondo non è il modo in cui lo si vede. Devi cambiare la tua prospettiva e cambiare il mondo. Essere ottimista. Guardare le cose in modo positivo. È il tuo momento; e tu, per un qualche problema, hai intenzione invece di suicidarti. Per un solo problema! La vita è come un treno che continua a muoversi in avanti e poi raggiunge la fine: il capolinea. E la morte aspetta al capolinea. Certo, la morte è una soluzione, ma non adesso, non durante la tua giovinezza. Perdonami per averti trascinato lungo questa strada rocciosa. Non lo sapevo. Pensi che una cosa sia buona e proprio allora ti rendi conto di sbagliarti. La cosa principale è riflettere. Credi che ciò che fai sia giusto, ma poi ti rendi conto di sbagliare. Parla, dì qualcosa per darmi un attimo di respiro. Ho parlato troppo, ho detto tutto. Ho fatto tutto un discorso. Dì qualcosa! Gira a sinistra qui, per favore. In ogni caso, se non si parli, parlerò un po' di più io. Se non parli, lo farò. Hai perso ogni speranza? Hai mai guardato il cielo quando ti svegli la mattina? All'alba non vuoi veder sorgere il sole? Il rosso e il giallo del sole al tramonto non li vuoi vedere più? Hai visto la luna? Non vuoi vedere le stelle? La notte della luna piena non la vuoi vedere di nuovo? Vuoi chiudere gli occhi? Ti prego di prendere il bivio a destra. Del resto la gente vorrebbe dare un'occhiata qui e correre laggiù! Ma non hai voglia di bere acqua da una sorgente, di nuovo? O lavare il viso in quell'acqua? Gira a destra. Se si guardano le quattro stagioni, ogni stagione porta i suoi frutti. In estate, c'è la frutta, in autunno anche; l'inverno porta la frutta e la primavera altra ancora. Nessuna madre può riempire il suo frigo con una tale varietà di frutta per i suoi figli. Nessuna madre può fare tanto per i suoi figli come fa Dio per le sue creature. E tu vuoi rifiutare tutto questo? Dare via tutto? Rinunciare al gusto delle ciliegie?» 

(Abbas Kiarostami, Il sapore della ciliegia, 1997)

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