Ecco l’incipit di un’intervista italiana a Leontyne Price.
Mentre per il soprano la discriminazione fu negli Stati Uniti una cosa più che seria - come lo è tutt’ora per molti - erano e sono qui da noi considerate come risibili le osservazioni riguardo Aida, blackface e altre amenità. Del resto, lo sappiamo tutti, la questione si fa avanti soltanto nel caso in cui scarseggino i contenuti musicali.
(Mi scuso per l’evidenziatore, che non è mio ma il testo mi fu donato così. Chi mi conosce lo sa: piuttosto che evidenziare un libro me lo mangio.)
L’intervista si legge in: Pier Maria Paoletti, Quella sera alla Scala, Rusconi, Milano 1983.
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