Il testo indaga i rapporti fra Mozart e i musicisti italiani del suo tempo trovando intelligentemente il punto d'avvio nelle generalizzazioni e nei luoghi comuni di cui, come in ogni tempo, si dotano i gruppi sociali; pure quelli che guardarono alla nostra penisola, lontana dall'unificazione politica, come alla terra di maestri e di Welsche. Da qui ecco il punto di partenza per una ricognizione capace di mettere nella giusta prospettiva il complesso di fatti biografici, e poi di natura squisitamente musicale, intercorsi fra il genio e i suoi colleghi d'Oltralpe.
È una lettura che - essendo opera di uno studioso scrupolosissimo del Settecento musicale e conoscitore impareggiabile della biografia mozartiana - risulta indispensabile a chi, anche solo per accidenti, si sia lasciato tentare in questi ultimi tempi dalle bufale approntate intorno alle opere e alla vita di Mozart per tramite di ben noti revisori del nulla. Questa, dunque, è l'occasione per dotarsi di un adeguato strumento biografico attorno al tema Mozart e gli italiani. Tanto più che il libro è scritto in un italiano impeccabile, fatto di prosa ampia, sapide perifrasi e lessico ricercato.
Nelle immagini anche il soprano Francesca Mercuriali e la pianista Erika Ripamonti cui sono stati affidati i contributi musicali (Clementi, Paisiello, Mozart, Cimarosa).
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