Nei suoi nuovi 143 minuti (da guardare rigorosamente in lingua
originale) la Bigelow è ancora una volta capace di stare dentro alla storia, sia
quella con la esse minuscola che quella con la esse maiuscola. Ed è allo
stesso grado maestra nel convincere lo spettatore di trovarsi in una
realtà che per essere compresa ha bisogno non soltanto di essere
attraversata ma di fare prigionieri.
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